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Bruno d’Arcevia

Arcevia (AN), 1946

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L’ambra di Diana, 1946

Bruno Bruni nel 1972 scelse di lasciare il proprio cognome per prendere quello della sua terra d’origine Arcevia, provincia di Ancona. Ha frequentato Liceo Artistico e facoltà di Architettura a Roma, dove ha vissuto e lavorato per molti anni. Attualmente vive e lavora nella sua città natale dove è tornato nel 2011.

Le prime esperienze artistiche furono maturate nell’ambito del “Neo-gestaltismo” o “Arte Programmata”, utilizzando laminati plastici. Alla fine degli anni Sessanta iniziò un genere che lo ha portato a ripercorrere a ritroso il corso della storia dell’arte italiana, in evidente contrasto con la “logica” dell’Avanguardia; guardava Pontormo, Rosso Fiorentino, Andrea Del Sarto.

Tra il 1975 e il 1977 per questa sua ricerca cominciò a suscitare l’interesse nel mondo: ricevette numerosi inviti ufficiali da parte di musei Francesi e nel 1978 si trasferì in Venezuela per eseguire, tra gli altri, i ritratti del Senatore Romulo Betancourt e del presidente della Repubblica Carlos Andres Perez.

Tra il 1982 e il 1983, diede l’avvio insieme al critico Giuseppe Gatt al movimento della Nuova Maniera Italiana. Il movimento ottenne un concreto riconoscimento istituzionale alla XI Quadriennale d’Arte di Roma, disponendo di un’intera sezione (Arte come storia dell’Arte). In occasione della XII Quadriennale d’Arte di Roma, Bruno d’Arcevia fu inserito nella rassegna “Profili (Italia 1950 – 1990)” come uno dei 33 capiscuola italiani del secondo dopoguerra.

Nel 1988, presso la Galleria Apollodoro di Roma, venne organizzata la prima grande personale del

Maestro d’Arcevia, dal titolo “De Coelo”. Parallelamente approdava, con una serie di mostre, negli Stati Uniti: nel 1988-1990 Mayer Schwartz Gallery, Beverly Hills, Los Angeles in California; dal 1993 alla Koplin Gallery, Santa Monica, California e dal 1996 presso la Caldwell Snyder Gallery, West Broadway (New York) e San Francisco (California) con la mostra “The new Italian Manner”.

 

Nel 1997/1998 realizza un affresco per il Santuario San Francesco di Paola (Paola, Cosenza)  e 3 tele ad olio di grandi dimensioni; nello stesso Santuario, Cappella di San Giuseppe, dipinge ad olio una tela di grandi dimensioni e 4 vele triangolari di 4 metri di base e 3 metri di altezza e una pala d’altare.

Collabora con le proprie immagini con l’University of California – Berkeley – per la Biomecal Microdevices.

Nel 1999 è invitato a partecipare alla manifestazione d’istituto della XIII edizione della Quadriennale di Roma: “Proiezioni 2000. Lo spazio delle arti visive nella civiltà multimediale”.

Nella chiesa di San Francesco di Paola e San Rocco, a Pizzo Calabro, realizza per la navata e nell’abside, una serie di nove dipinti.

Nel 2000 “The Ohio State University”, con l’intento di incrementare la divulgazione delle ricerche più avanzate nel campo della bioingegneria, lo invita a realizzare una serie di dipinti utilizzando la mitologia per illustrare le molteplici ricerche nel campo della diagnostica e della terapia. 

Sono dello stesso anno altre due importanti mostre americane: “The Allegorical Paintings of Bruno d’Arcevia” – College of Arts – Columbus/USA e “Heroic Quests & The Mythology of Painting” – San Francisco/California.

Nel 2001 è invitato alla mostra “2000 volte 2000. Arte e Idee per la Pace”, organizzata dal Comune di Arona a Villa Ponti.

 

Nel dicembre 2001, con una mostra allestita nel Centro Culturale “Una Arte” di Carlo Bruscia nella città di Fano, dà vita, assieme agli artisti Luigi Frappi e Vittoria Scialoja, al movimento dei “Revivalisti”, teorizzato dal critico Giuseppe Gatt.

Nel 2002 il Comune di Arona gli dedica una mostra personale – “La pittura della memoria” – al Palazzo delle Arti e il MUMI – Museo Michetti di Francavilla al Mare (CH) – ospita la personale “Bruno d’Arcevia – La pittura del Revival”.

Nel 2003 la Caldwell Snyder Gallery, in occasione dei 20 anni di attività, invita Bruno d’Arcevia a partecipare alla rassegna “20th ANNIVERSARY”. 1983-2003″, New York & San Francisco (USA). Partecipa insieme ad altri 42 artisti marchigiani, alla mostra itinerante “Territorio”, in 9 città delle Marche. Lavora all’edizione per il 2004 del “Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri”.

Nel 2004 il MUMI di Francavilla al Mare ospita la mostra “Revivalismi” a cura di Giuseppe Gatt. Nel maggio dello stesso anno, presso il Centro Culturale San Francesco di Arcevia (AN), nasce l’Esposizione Permanente Opere di Bruno d’Arcevia.

Ancora nello stesso anno accetta l’invito a realizzare il disegno per il crest del Coro Polifonico dell’Ordinariato Militare per l’Italia “Salvo D’Acquisto”, su progetto del Generale Antonio Ricciardi, realizzato dall’incisore maestro Marco Ippoliti, di Jesi.

A Roma – dal 18 dicembre 2004 al 9 gennaio 2005 – Basilica di Santa Maria in Montesanto: Partecipa alla collettiva “Venite Adoremus” – Mostra d’arte sacra internazionale.

Nel 2005 realizza per il Teatro delle Muse di Ancona, il ritratto del tenore Franco Corelli (olio su tela), opera che avvicina palpabilmente il mondo della pittura a quello della musica.

Ad Ancona – dal 16 luglio al 2 ottobre 2005 – Mole Vanvitelliana: partecipa alla mostra collettiva “Pittori figurativi italiani nella seconda metà del XX secolo” – Centotré artisti italiani.

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A San Leo (PU) – dal 4 al 30 settembre 2005 – Palazzo Mediceo: partecipa alla collettiva “Alchimie Saline”.

Nel 2006 è tra i 35 artisti selezionati per la mostra “L’arte italiana del XX secolo attraverso i grandi marchigiani”, presentata a Mosca nel novembre 2006 e riproposta ad Ancona nel marzo 2007.

Il 18/10/2006, con atto n. 34, il Consiglio Comunale di Arcevia gli conferisce la cittadinanza onoraria a testimonianza del sentimento di stima e di affetto che lo legano alla sua città.

Nel febbraio 2007, porta a termine termina l’importante ciclo pittorico con cui ha affrescato la sala consiliare del Comune di Serra dè Conti: oltre alla volta della sala, le quattro pareti sono decorate con delle allegorie di cui una è dedicata alle attività artigianali e d’impresa, un’altra alle attività agricole, una terza al tema del “Buongoverno” e una quarta a quello dello sviluppo sostenibile.

 

A Milano – dal 12 luglio all’undici novembre 2007 – Palazzo Reale: partecipa alla collettiva “Arte italiana 1968–2007 Pittura” – “L’altra faccia” della storia dell’arte di questi ultimi decenni.

A Falconara Marittima (An) – dal 07 dicembre 2007 al 29 febbraio 2008 – Premio Artemisia – Mostra personale “Omaggio a Bruno D’Arcevia”.

Ad Ascoli Piceno – dal 6 al 14 dicembre 2008 – Palazzo Tornasacco: partecipa alla collettiva “Aiutiamo la Pace”.

Ad Ascoli Piceno – dal 10 al 31 gennaio 2009 – L’idioma Centro d’Arte: mostra personale.

Ad Arcevia il 21 aprile 2009 inaugura la scultura “L’Atlante”, statua in bronzo collocata nella rotatoria della località Le Conce di Arcevia.

Ad Ancona – nel luglio 2009 – committente l’Azienda “Terre Cortesi – Moncaro” di Montecarotto, dipinge “Le Ali di Agraria” – [Olio su tela, 600×300 cm] – per l’Aula Magna della Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche.

Ad Ancona – 3 novembre 2009 – presenta “La Marca Parnasiana”, tela commissionata dal Consiglio Regionale delle Marche per raffigurare la Regione Marche attraverso le sue figure più rappresentative.

A Senigallia – 20 novembre 2009 – gli viene conferito il premio “Due Valli 2009 alla carriera” dell’Associazione Imprenditori e Professionisti Valli Misa e Nevola.

A Osteria di Serra dè Conti, – 27 giugno 2010 – viene inaugurato il monumento a Salvo D’Acquisto, opera scultorea del Maestro.

A Senigallia – 27 agosto 2010 – Rotonda a mare – è ospite d’onore a “Incontri Estate 2010” in un “faccia a faccia” con il prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Museo d’arte moderna di Senigallia.

A Pisa – dal 19 al 30 giugno 2010 – CentroArteModerna “Archivio D’Arte” – partecipa alla collettiva “Cultura Storia e Tradizioni”.

Ad Arcevia – 8 maggio 2011 – Monte Sant’Angelo – viene inaugurato il Monumento ai Caduti della Polizia di Stato, altra opera scultorea del Maestro.

Nell’ambito della 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, partecipa con una tela a Venezia – Padiglione Italia 2 – dal 3 giugno al 21 novembre 2011 – e con un’altra ad Urbino – Orto dell’Abbondanza – dal 29 giugno al 27 novembre 2011.

A Venezia – Palazzo Grimani – dal 1 ottobre al 27 novembre 2011 – partecipa con bozzetti alla mostra “Artisti per Noto e altrove -. L’ombra del Divino nell’arte contemporanea”.

A Falconara, dal 15 al 31 ottobre 2011, presso gli arrivi dell’aeroporto Raffaello Sanzio nell’ambito di “Marche & Tour Expo” partecipa in “Incontri al volo con Bruno d’Arcevia” con circa 20 opere tratte dalla sua recente produzione.

Nel 2012 a Staffolo, nell’ambito della personale “Staphylo” svoltasi dal 28 luglio al 26 agosto, riceve il XII Premio Città di Staffolo.

Nel 2013 è prescelto dall’Unesco per realizzare nel catino absidale della Cattedrale di Noto un grande affresco a tematica religiosa: il Cristo Pantocratore. Quest’opera, di circa 200 metri quadri, viene terminata nel luglio 2013.

Bruno D’Arcevia nelle Marche

OPERE PITTORICHE (GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA “RUGGERI, MANNUCCI, BRUNO D’ARCEVIA”, ARCEVIA)

MONUMENTO A SALVO D’ACQUISTO (OSTERIA, SERRA DÈ CONTI, ANCONA) 

MONUMENTO AI CADUTI DELLA POLIZIA DI STATO (MONTE SANT’ANGELO, ARCEVIA)

AFFRESCO (LUNETTA, PORTA DELLA CROCE, ARCEVIA)

“L’ATLANTE”, STATUA IN BRONZO (ROTATORIA DELLA LOCALITÀ LE CONCE DI ARCEVIA, ARCEVIA) 

AFFRESCHI (SALA CONSILIARE, COMUNE DI SERRA DÈ CONTI)

“LE ALI DI AGRARIA” – OLIO SU TELA (AULA MAGNA, FACOLTÀ DI AGRARIA, UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE, ANCONA)

“LA MARCA PARNASIANA” OLIO SU TELA (CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE, ANCONA

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