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Raul Bartoli

Cupramontana (AN), 1910 – Chiaravalle (AN), 1994

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Raul Bartoli nacque a Cupramontana il 15 febbraio del 1910. Si trasferisce da giovanissimo a Firenze, dove frequenta il Regio Istituto d’Arte. Nel 1925 Bartoli è già apprendista-pittore su vetro alle dipendenze di Guido Polloni, titolare dell’omonima azienda produttrice di vetri d’arte.

L’apprendistato con i vetri ha contribuito nel Bartoli a “sciogliere” e liquefare la pennellata come sotto i raggi del sole: la luminosità che diventa chiave di lettura; i contrasti fra ombra e luce come uno degli ultimi macchiaioli, magari un po’ fuori tempo.

Le condizioni storico-economiche non particolarmente favorevoli, lo videro costretto a rientrare precocemente a Cupramontana, rinunciando alle opportunità che Firenze avrebbe potuto offrirgli.

Tornato a Cupramontana, iniziò a lavorare nella bottega del padre, fotografo del paese. Il pittore fece di necessità virtù: comprendere e sfruttare le potenzialità dell’obbiettivo fotografico, ha influito sulla qualità pittorica, tanto nei paesaggi, quanto nelle riproduzioni di scene di paese e nei ritratti stessi.

In effetti, la passione della pittura en plein air lo riconciliò sia con la pratica pittorica sia con la sua terra. Per la fama ottenuta da una natura morta “Vecchie scarpe”, divenne “Il pittore delle scarpe”. Raul partecipa alle sue prime collettive e si afferma come raffinato colorista: fu invitato addirittura alla Quadriennale di Roma. Venne incoraggiato a partire per andare a lavorare e a dipingere nell’Africa del Nord, ritenuta di grande importanza dal Regime: nel 1938, partì alla volta dell’Africa alla ricerca di quella fama tanto ambita, sperando in un posto presso i padiglioni della Biennale di Venezia. Così divenne noto come il pittore del deserto.

Al suo rientro in Italia, nel 1947, erano trascorsi nove anni dedicati alla pittura, alla guerra e alla prigionia. In Africa sposò Rosa di Imola, che gli rimase accanto per tutta la vita.

Nel 1952 si trasferì a Chiaravalle, impiegato presso la Ragioneria regionale dello Stato fino al 1974. Tuttavia, nella nuova adottiva aprì un suo studio in via Gramsci, detto “la bottegaccia”, frequentato da amici, conoscenti e punto di riferimento per i suoi allievi.

Nel 1983, in occasione della 46° sagra dell’uva, il Municipio consegnò a Raul Bartoli una targa per il prezioso contributo offerto per anni alla sagra: locandine, manifesti, carri allegorici e, soprattutto l’icona del territorio, l’etichetta per il Verdicchio realizzata per Fazi Battaglia. 

Raul divenne anche insegnante di tecniche pittoriche presso il Centro Culturale Polivalente di Chiaravalle e, in seguito, docente per il corso di disegno e pittura dell’Università della terza età a Falconara.

Meritano una considerazione a parte le vedute di paese, che l’hanno reso noto fra la sua gente: sono tele in cui colori e luci raggiungono gli effetti più apprezzati. Non i volti o i dettagli interessano, bensì la postura dei personaggi, la scenografia di fondo, l’armonia dei vuoti e dei pieni, zone d’ombra e sole accecante. Raul Bartoli, pittore di luoghi affollati, delinea un volto con due o tre macchie di colore perciò ogni persona è tutti e nessuno. Le chiacchiere di paese, “le contrattazioni e gli affari che si fanno al mercato” sono lo strumento per esprimere il valore totale della luminosità e di quello dei pigmenti.

Il fatto di essere noto per la cura maniacale e per le doti di fine colorista, gli hanno più volte procurato incarichi come restauratore e come abile affrescatore. Proprio come esecutore di affreschi è stato impegnato a lungo in numerosi palazzi signorili e nel soffitto della chiesa di Santa Maria della Misericordia di Cupra Montana (realizzati nel 1934), dimostrando così una particolare raffinatezza esecutiva anche nel trattare il tema del sacro. 

La sua carriera artistica di Raul Bartoli è stata impegnativa:

  • 1935, Ancona III Mostra d’Arte Interprovinciale; 
  • 1937, Zara, Mostra della Pittura Italiana; 
  • 1939, Roma, Quadriennale d’Arte 
  • 1940, Derna (Libia), Personale
  • 1974,Terni, Galleria “Il nuovo Sagittario”, personale 
  • 1976, Poppi, II biennale del Casentino
  • 1976 Terni, Galleria “Murillo”, personale:
  • (1956-1973-1973-1974-1977-1991-1993) Cupramontana Palazzo Leoni, personale
  • 1979, Senigallia, Palazzo del Turismo, personale 
  • 1980, Osimo, Palazzo Campana
  • 1984, Pesaro, Palazzo Lazzaroni, personale

Raul Bartoli nelle Marche

Pinacoteca Raul Bartoli – Cupramontana (AN)

Museo dell’etichetta – Cupramontana (AN)

affreschi in palazzi signorili – Cupramontana (AN)

soffitto della chiesa di Santa Maria della Misericordia – Cupramontana (AN)

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