Madonna della cintura, 1642-1645
Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Caldarola (prov. di Macerata) nel 1538. Pittore e stuccatore, la sua attività si svolse per la maggior parte all’interno del territorio marchigiano, per una committenza costituita da piccole confraternite, Ordini monastici e Comunità locali.
Legato alla cultura manieristica, ne è uno dei più interessanti rappresentanti marchigiani. La sua pittura risente di suggestioni lottesche: dell’artista veneziano accoglie il senso della luce e del colore.
A quindici anni fu presentato dallo zio, Durante Nobili, a Lorenzo Lotto, ma rimase presso di lui solo otto giorni, probabilmente attratto dalle novità romane portate da Pellegrino Tibaldi presente nello stesso anno a Loreto. Il primo esordio è accanto al padre:
Nel decennio 1560-70 firmò insieme al fratello Giovan Francesco alcune opere in cui si mescolano un generico eclettismo e l’ascendenza zuccaresca. Caratteri che si riscontrano:
momenti di misticismo visionario preannunciano una revisione lottesca. Dal 1560 iniziò a firmare da solo e fino al 1580 si impegnò soprattutto nel recupero di esperienze diverse da Raffaello a Lotto, da Tibaldi e Daniele da Volterra agli Zuccari, dai primi manieristi toscani alle stampe nordiche. Nel 1570 firmò:
Incaricato nel 1580 di dipingere gli archi trionfali ad Ascoli Piceno per le accoglienze al cardinal legato Sforza, nel 1580-82 eseguì:
Negli anni seguenti la composizione si formalizzò, assumendo una rigidità iconica in cui vennero riassorbiti i precedenti sia romani sia lotteschi mentre si assiste al recupero di una certa astrazione di ascendenza neogotica. Così nella:
In questo periodo si ipotizza un viaggio a Roma sotto la protezione del card. Evangelista Pallotta di Caldarola, suo mecenate, dal 1589 prefetto della Fabbrica di S. Pietro.
Al 1588 risalgono:
che lo indicano quale epigono di quella fiammata mistica che aveva visto convergere a Roma il De Vecchi ed El Greco. Per il card. Pallotta più tardi eseguì:
Al 1590 risale l’Allegoria:
firmata insieme al figlio, così come la Natività della chiesa di S. Maria della Carità ad Ascoli Piceno, ora nella collezione Zeri a Mentana. A questo stesso periodo appartengono:
e il Ritratto di poetessa di collezione privata di Firenze. Nel 1592 firmò una:
Il recupero del mondo nordico caratterizza i dipinti degli ultimi anni:
Intanto, nel 1606, ad Ascoli Piceno dipinse una pala d’altare contornata di stucchi, oggi dispersa, per la chiesa di S. Maria della Carità, chiesa dove lavorava ancora agli stucchi nel 1610.
Si fa risalire al 1613 l’anno della morte del pittore.
NATIVITÀ – PINACOTECA DI FABRIANO (AN)
MADONNA E SANTI – CHIESA DI S. ROCCO, RIPATRANSONE (AP)
MADONNA CON BAMBINO E SANTI – CHIESA DI S. PIETRO IN CASTELLO, ASCOLI PICENO
MADONNA DEL ROSARIO – COLLEGIATA DI SAN GINESIO (MC)
MADONNA CON BAMBINO E SANTI – CHIESA DEI CAPPUCCINI, POTENZA PICENA (MC)
DEPOSIZIONE DALLA CROCE – CHIESA DEI CAPPUCCINI, POTENZA PICENA (MC)
MADONNA DEL ROSARIO – CHIESA DI S. FRANCESCO, MONTEFORTINO (FM)
ABSIDE DEL SANTUARIO DI MACERETO, VISSO (MC)
UNA MADONNA DEL ROSARIO – CHIESA DI ASCHIO, VISSO (MC)
MADONNA DEL ROSARIO – CHIESA DI S. ORESTE, PIEVE TORINA (MC)
DISCESA DELLO SPIRITO SANTO – CHIESA DI S. GIOVANNI BATTISTA, APPIGNANO (MC)
MADONNA CON BAMBINO E SANTI – CHIESA DI S. ANTONIO E S. CATERINA, POTENZA PICENA (MC)
MADONNA CON BAMBINO, S. ANDREA E S. GIACOMO – BATTISTERO DI OSIMO (AN)
MADONNA CON BAMBINO E SANTI – BASILICA DI S. NICOLA, TOLENTINO (MC)
MADONNA DEL ROSARIO – PINACOTECA, ASCOLI PICENO
AFFRESCHI DELLA CHIESA DEI SS. MARTINO E GIORGIO, VESTIGNANO (MC)
ABSIDE DELLA CHIESA DI S. MARTINO, CALDAROLA (MC)
TRANSITO DI S. MARTINO – CHIESA DI S. MARTINO, CALDAROLA (MC)
DECORAZIONI – SEDE COMUNALE DI CALDAROLA (MC)
AFFRESCHI – CASTELLO PALLOTTA, CALDAROLA (MC)
ALLEGORIA DEI TRE REGNI – MUNICIPIO DI OFFIDA (AN)
PANNELLI D’ORGANO – CHIESA DI FORCE (AP)
MADONNA DEL ROSARIO – CHIESA DI S. DOMENICO, ASCOLI PICENO
LA PIETÀ – PINACOTECA DI SAN GINESIO (MC)
ULTIMA CENA – COLLEGIATA DI SAN GINESIO (MC)
CROCEFISSIONE – COLLEGIATA DI SAN GINESIO (MC)
ANDATA AL CALVARIO – COLLEGIATA DI SAN GINESIO (MC)
ABSIDE DELLA CHIESA DI S. BENEDETTO, FABRIANO (AN)
ULTIMA CENA – CHIESA DI S. FRANCESCO, SARNANO (MC)
LA MADONNA E SANTI – GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE, URBINO (PU)