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Valerio Trubbiani

Villa Potenza (MC), 1537 – Ancona, 2020

Valeriano Trubbiani - Elefante con gomitolo 1981 V

Elefante con gomitolo, 1981

Scultore e incisore è nato a Villa Potenza di Macerata il 2 dicembre 1937, morto ad Ancona il 29 agosto 2020. Conseguito (1956) il diploma all’Istituto d’arte di Macerata, venne a Roma e frequentò l’Accademia di Belle Arti (1959-60) e prese contatto con gli esponenti del Gruppo 58 di Napoli. Tornato a Villa Potenza (1960), realizzava i suoi lavori scultorei nell’officina del padre (fabbro ferraio specializzato nel riparare attrezzi agricoli), luogo significativo sia per le esperienze tecnico-artigianali sia per la forza evocatrice di antiche memorie. Trasferitosi ad Ancona (1968) e a Candia (1976), in una casa da lui progettata, è stato fino al 1972 titolare della cattedra di Arte dei metalli all’Istituto d’arte di Ancona, poi ha insegnato Scultura all’Accademia di Belle Arti di Macerata sino al 1983. Iniziata alla fine degli anni Cinquanta, l’attività espositiva è stata intensa a livello di rassegne internazionali (Biennale dei giovani artisti a Parigi, 1963; Biennale di San Paolo del Brasile, 1965; Biennale di Venezia, 1966, 1972 con sala personale, 1976; Triennale europea di scultura a Parigi, 1978, ecc.), e di mostre personali (di particolare ampiezza l’antologica organizzata dal comune di Ancona nel 1979; quella dedicata alla grafica nel Palazzo del Capitano del Popolo a Reggio Emilia nel 1985; la manifestazione Laudibus Leopardi a Recanati nel 1987). 

Nel 1988 rubbiani. ha partecipato con una Colonna-papera in pietra serena e rame al percorso architettonico di sculture Campo del sole a Tuoro sul Trasimeno. Tra i riconoscimenti si segnalano i premi alla Biennale del metallo a Gubbio (1967) e alla Biennale di Alessandria d’Egitto (1970); il premio Bolaffi 1974 e la nomina ad Accademico di San Luca nel 1989. 

Alle varie edizioni di cartelle di grafica e di illustrazioni di libri Trubbiani ha affiancato le realizzazioni di film e la collaborazione alla scenografia di E la nave va di F. Fellini. 

Dopo un esordio come pittore di estrazione espressionista-surreale, già alla fine degli anni Cinquanta si è orientato verso la scultura: con accidentati filamenti e spessori più consistenti di ferro, lavorati a fuoco e saldati, delinea esili parvenze figurali di matrice segnico-materica; con altri materiali metallici, anche di recupero, componeva personaggi grotteschi o immagini insolite (Embrioni, Radici), tra evidenze organiche e ricordi di attrezzi arcaici trova soluzioni di ”nuova figurazione” con intenti estranianti. Dopo le macchine belliche, e strutture di complessa presenza iconica, dalla fine degli anni Sessanta invade lo spazio con installazioni di ossessivo impatto visivo e di ”agghiacciante” fissità pure nella sequenza narrativa (riproposte spesso nel tempo anche in ambienti aperti), che insistono su tematiche quali Ludi funeralia, Le morte stagioni, Stato d’assedio, Ractus-ractus: stato d’assedio, Silenzio del giorno. 

Il ciclo espresso dal suo emblematico Bestiario (gabbiani, anatre, gufi, tucani, rane, topi, pipistrelli a volte in strani connubi, bloccati da uncini, corde, trappole, catene, ruote dentate e talora con occhi di bambola dalle lunghe ciglia) costituisce un allucinante repertorio di vittime e carnefici e di inesorabili supplizi. Negli anni Ottanta seguirono paradossali e surreali racconti di mare, racconti di terra, città turrite, ecc., in un assemblaggio evocativo di memorie disparate, di sinistri presagi e partecipe della “crudeltà della creazione” di cui vuole indagare il senso. 

Combinando cose ed esseri della realtà tra passato e presente, creava immagini ”artificiose” con plurime valenze simboliche. Come denuncia dei mali della società (i miti meccanico-tecnologici, i disagi dell’alienazione, la violenza della sopraffazione) ha rappresentato attraverso una metafora visiva, talora enigmatica o di ambigua interpretazione, il destino dell’uomo gravemente incombente.

Valerio Trubbiani nelle Marche

Gruppo scultoreo Mater Amabilis, Piazza Pertini – Ancona

Croce astile devozionale, Cattedrale di San Ciriaco – Ancona

Ambone-leggio, Tabernacolo e Lampada votiva, Chiesa dei Santi Cosma e Damiano – Ancona

Scultura Tarpare le ali e scultura Florida nascenza e voli, Aula Magna della Università Politecnica delle Marche – Ancona

Sipario tagliafuoco, Teatro delle Muse – Ancona

Opere varie, Pinacoteca civica “Francesco Podesti” – Ancona

Opere varie, Galleria d’arte Moderna – Ancona

Opere varie, Centro per la Documentazione dell’Arte Contemporanea – Falconara Marittima (AN)

Scultura Volo frenato, piazzale del Castello, Falconara Alta (AN)

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